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Reportage dalla Nuova Zelanda, parte 4: Rotorua
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Reportage dalla Nuova Zelanda, parte 4: Rotorua

Dicembre 23rd, 2019 News, Reportages 0 comments

Finalmente siamo a Rotorua, una delle località turistiche più importanti della Nuova Zelanda e da cui ci aspettiamo molto!

Arriviamo con un aereo da Wellington la sera verso le 22. Purtroppo il volo non andato benissimo perché le condizioni meteo non erano per niente buone e le turbolenze si sono fatte sentire (troppo, direi).

L’arrivo a Rotorua

Usciamo dall’aeroporto e ed infatti piove a dirotto: decidiamo quindi di non tergiversare e prendere il primo taxi che incontriamo senza attendere e cercare soluzioni più economiche. Il trasferimento dura circa 15-20 minuti sotto una pioggia incessante: paghiamo i nostri $20 e finalmente siamo in hotel – il Jet Park Hotel Rotorua – all’asciutto.

Ci svegliamo di prima mattina molto riposati, mentre ci prepariamo veniamo a sapere che il diluvio della notte precedente ha provocato molti danni ed allagamenti nella zona di Rotorua.

Primo giorno con il Tour “Rotorua Sights”

Scendiamo per la colazione ed attendiamo il bus per iniziare il nostro tour chiamato “Rotorua Sights: Te Puia, Rainbow Springs and Agrodome“, che non tarda ad arrivare: siamo i primi e facciamo quattro chiacchiere con l’autista, un signore anziano ma molto energico, disponibile e simpatico. Ci Spiega che quella dell’ultima notte è stata l’alluvione più intensa degli ultimi 40 anni.

I geysers del Te Puia

La prima tappa del nostro tour è la valle geotermale di Te Puia, dove con una guida locale possiamo osservare in diverse tappe i diversi bacini geotermali e di geysers.

Rotorua è piena di questi bacini, ma quelli di Te Puia sono probabilmente i più famosi.

Durante la visita all’esterno abbiamo la possibilità anche di entrare in un piccolo edificio al buio dove all’interno di una grande teca possiamo osservare in silenzio assoluto un piccolo Kiwi che gironzola in una ricostruzione di un bosco neozelandese.

Proseguiamo la visita delle aree geotermali e ci fermiamo per qualche foto alla famosa Terrazza di Geysers Whakarewarewa.

Poi procediamo verso il Blueys Pool e, dopo le foto di rito, ci avviamo verso l’uscita. Qui veniamo attratti dal un gruppo di persone intente nella Haka.

Il Te Puia è infatti anche un centro culturale di una delle principali tribù Maori di Rotorua: i Whakarewarewa, che stanno dando il benvenuto ad un gruppo di visitatori.

L’Agrodome di Rotorua

La tappa successiva è l’Agrodome. Scesi dal pullman, ci fanno salire su un trattore e ci portano direttamente alla sede della attrazione principale: uno show al cui centro ci sono tutte le tipologie di pecore allevate in questo centro.

Il presentatore è molto bravo ed intrattiene il pubblico facendo numerosi giochi ed interagendo con gli spettatori. Inoltre delle cuffie consentono di avere la traduzione in più lingue (ma l’italiano non è disponibile) di quello che sta avvenendo. Sicuramente divertente.

Dopo circa un’ora di spettacolo dentro questa specie di teatro di legno, ci si sposta all’esterno per la seconda parte dello show. In definitiva una visita carina, ma non eccezionale.

Visita ai Rainbow Springs

L’ultima tappa di questo tour ci porta alle Rainbow Springs, un piccolo parco ben organizzato con vasche e aree che mostrano la flora e la fauna della nuova Zelanda. Benchè sembrava che fosse possibile, purtroppo non c’è traccia del Kiwi… e l’unico che abbiamo trovato è quello nella foto qui sopra, ma imbalsamato.

Interessante, anche se le spiegazioni della guida del parco sono probabilmente più utili a chi è appassionato naturalista o alle scolaresche (ed infatti il parco è molto ben attrezzato per far interagire i bambini).

Tornati a Rotorua verso metà pomeriggio ci dirigiamo verso il centro per un primissimo giro di perlustrazione, ma abbiamo poco tempo. Restiamo su Fenton Street (la via principale di Rotorua) per poi dirigerci verso la parallela Hinemaru Street dove passeggiamo per un po’ tra i Government Gardens.

Stasera infatti abbiamo in programma un altro tour: il Tamaki Maori Evening Experience, ovvero la visita al Villaggio Maori con la tribù Tamaki, con cena e spettacolo (seguite questo link se siete interessati al nostro reportage completo su questo tour!).

Serata al villaggio Maori con la Tamaki Maori Evening Experience

Entriamo ed effettuiamo il check in alla biglietteria consegnando il nostro voucher: ci viene consegnato il nostro biglietto che ci consentirà di salire sul pullman

Durante lo spostamento in pullman l’autista ci spiega un po’ come sarà la serata, e sceglie tra di noi il “capo tribu” (ogni pullman ne avrà uno, e stasera siamo tre pullman) che dovrà effettuare la cerimonia di benvenuto.

Una volta entrati, veniamo accompagnati in un percorso a tappe tra i boschi passando tra le capanne delle donne (dove ci spiegano le attività delle donne, e dei giochi che facevano le ragazze maori per passare il tempo), la capanna dei tatuaggi, ecc. Non può mancare la tappa della Haka, dove gli uomini della tribù Tamaki ci insegnano qualche passaggio (che ripetiamo tutti molto goffamente!).

L’ultima tappa di questo percorso è quello della spiegazione della tecnica utilizzata dai Maori per cucinare, che consiste nel posizionare i cibi in forni interrati.

La serata prosegue con uno spettacolo di danze, musiche e canzoni Maori all’interno di un piccolo teatro.

Dopo lo spettacolo veniamo condotti nell’ultima sala, dove è stato allestito un buffet caldo e freddo. I posti non sono assegnati, ed in ciascun tavolo siedono circa una decina di persone. Il buffet è libero e le pietanze sono buone, anche se la maggior parte di essere consiste in carne (manzo o pollo) e verdure al vapore tutte poco saporite, ma che possono essere condite con una serie di salse diverse a scelta.

La cena è compresa nel biglietto, mentre le bevande sono da acquistare a parte (tranne l’acqua in caraffa, anch’essa gratuita). Al termine della cena, torniamo in hotel molto soddisfatti della serata, e non possiamo che consigliarla a chiunque decida di visitare la Nuova Zelanda ed in particolare Rotorua.

Visita ad Hobbiton

Il secondo giorno a Rotorua si apre con la visita ad Hobbiton (qui trovate un articolo di approfondimento con tante foto): si tratta del villaggio degli Hobbit, esattamente quello utilizzato per girare le scene dei films del Signore degli Anelli e dello Hobbit… infatti il nome completo è proprio Hobbiton Movie Set.

Il luogo della partenza è proprio davanti allo shop di Hobbiton, dove attendiamo il pullman verde che ci condurrà a destinazione.

Hobbiton è una recente attrazione turistica che sorge a circa un’ora di pullman da Rotorua: durante il viaggio viene proiettato su un display un documentario che illustra come è nato e come è stato costruito Hobbiton.

Hobbiton si trova immerso tra le verdi colline della campagna neozelandese, e sembra quasi che sia stato costruito lì proprio per nascondersi ad occhi indiscreti.

Arrivati a destinazione veniamo accolti dalla nostra guida, molto disponibile e gentile che ci accompagnerà attraverso le colline di Hobbiton dandoci numerose informazioni e dettagli sia dei films sia di come sono state realizzate queste costruzioni.

Veniamo quindi a scoprire che la mappa di Hobbiton è esattamente quella del films, mentre le case sono state ricostruite per essere realizzate in materiali più durevoli rispetto a quelli del film.

La giornata è stupenda, il paesaggio è meraviglioso e ci sembra di essere anche noi all’interno del film… mancano solo gli hobbit!

La visita è piuttosto lunga (si va su e giù per le colline) ed il villaggio è grande (non sono solo 4 casette!!) e distribuito su un paio di colline. Ad ogni tappa abbiamo la possibilità di scattare foto ed anche la nostra guida è gentile e collaborativa.

Scesi dalla collina arriviamo alla locanda Green Dragon, dove gli hobbit si riuniscono la sera

Qui ci viene offerta una bevanda a scelta tra idromele (leggermente alcolico) o un’altra bevanda analcolica (per ogni visitatore la prima consumazione è gratuita). Inoltre abbiamo la possibilità di riposarci per una ventina di minuti, visitare la locanda (ricostruita in ogni sua parte) sorseggiando la bevanda e scattare qualche altra foto.

Al termine della visita, ovviamente tappa allo shop: molti oggetti sono identici a quelli che troverete nello shop di Rotorua ed alcuni anche presenti allo shop della Weta Cave di Wellington, ma qui l’esposizione è più grande ed ovviamente dedicata solo alla saga di Tolkien.

Hobbiton Movie Set: il nostro reportage completo

Si, se avete interesse a visitare Hobbiton, abbiamo preparato un articolo completo con molte altre foto ed informazioni riguardanti questo tour e la nostra esperienza qui:

Terminata la visita torniamo a Rotorua: abbiamo il pomeriggio libero e ne approfittiamo per cambiare un po’ di soldi (nell’iSite di Rotorua troviamo un chiosco che offre un tasso di cambio ottimo!) e poi torniamo in hotel per lavare qualche abito. Infatti il nostro hotel ha una sala con lavatrice e asciugatrice a gettoni, molto ultile… Terminate queste operazioni, torniamo alle nostre visite…

L’idea iniziale era quella di passare il pomeriggio in una delle tante SPA, ma si è fatto un po’ tardi, così decidiamo di restare nella zona dello shopping, passeggiando per le vie secondarie e facendo qualche acquisto.

Finiamo il nostro giro pomeridiano sul Lakefront Playground, assistendo ad un romantico tramonto, per poi dirigerci verso la vicina Tutanekai Street, meglio conosciuta come Eat Street, piccola e colorata via di Rotorua piena di locali dove cenare.

Torniamo al nostro hotel per l’ultima sera: domani mattina ci attende un nuovo spostamento verso un’altra meta…

Partenza per Auckland in bus

La nostra breve permanenza a Rotorua: anche qui siamo stati solo pochi giorni, ma le visite sono state estremamente interessanti e finora è il luogo che ci ha soddisfatto di più di questo viaggio. Di prima mattina effettuiamo il check-out dall’hotel ed attendiamo nella hall il pullman di Great Sights che ci porterà ad Auckland, passando per le grotte di Waitomo.

Attendiamo una decina di minuti ed il pullman, perfetto e pulito, ci carica: non siamo molti al suo interno e possiamo rilassarci per il viaggio che ci porterà verso la prossima tappa.

Visita alle Grotte di Waitomo

Dopo circa un’ora e mezzo o due di viaggio arriviamo alle grotte di Waitomo: diciamo che sono effettivamente un po’ fuori mano rispetto alle città più famose. L’ingresso è molto ampio e ci sono diverse possibilità di biglietti, per accedere a percorsi più lunghi e visitare aree più profonde delle Grotte. Il nostro biglietto tuttavia include una visita abbastanza breve.

Veniamo accompagnati da una guida maori parlante inglese durante tutto il percorso nelle grotte.

L’ultima parte, quella più interessane e particolare, è quella che consente di visitare le aree dove maggiormente sono presenti i glow-worms, gli insetti luminescenti che popolano queste grotte. A differenza di quello che si può vedere in molte foto su internet, la luminescenza è molto fioca, quindi per vederla si ha necessità di buio totale.

Per questo motivo ci fanno salire su delle piccole barche e su un fiume sotterraneo accediamo ad alcune caverne fredde e completamente buie, dove è possibile assistere a questo meraviglia della natura: soffitti come se fossero cieli stellati, pieni di queste piccole e deboli luci azzurre. Davvero spettacolare! Purtroppo non è possibile scattare foto, ma in ogni caso non avrebbero reso.

Termina la visita delle grotte di Waitomo, un’esperienza interessante con uno spettacolo davvero particolare e forse unico (o quasi) al mondo. Peccato che in fondo la paseggiata in queste grotte non sia durata molto…

Saliamo nuovamente sul nostro pullman: ci aspetta qualche altra ora di viaggio verso Auckland… ma di questo parleremo nella prossima puntata, l’ultima del nostro viaggio in Nuova Zelanda…

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